| Naderi (o Nadiri) | |
|---|---|
| Divinità | |
| Titoli | La Fanciulla Perduta |
| Dimora | Palazzo dell'Eterno Amore, Maelstrom |
| Allineamento | N |
| Sfere di Influenza | Annegamento, Romanticismo, Tragedia, Suicidio |
| Adoratori | Amanti disperati |
| Allineamento dei Chierici | |
| Domini Concessi | Charme, Nobiltà, Riposo, Acqua |
| Sottodomini Concessi | Amore, Lussuria, Martirio, Anime |
| Arma Preferita | Pugnale |
| Simbolo | Pugnale dorato decorato |
| Animale Sacro | Cigno |
| Colori Sacri | Blu, Rosso |
La dea Naderi (a volte chiamata Nadiri) era un'assistente divina di Shelyn, a cui venne affidato il compito di spiare le relazioni amorose proibite delle coppie. Ascese a divinità quando una giovane coppia che si era accorta della sua presenza decise di suicidarsi piuttosto che affrontare le difficoltà che si intromettevano nel loro amore. Sconvolta dalla propria ascesa e timorosa per come Shelyn avrebbe potuto reagire, Naderi scappò lontana dalla sua padrona e divenne infine la dea del suicidio, in particolare legato alle tragedie romantiche. Shelyn provò a risanare questa strana frattura che si era creata tra loro, ma non vi riuscì, a causa di alcune circostanze inusuali.
Aspetto
Naderi ha l'aspetto di una graziosa donna dai capelli scuri e dagli occhi grandi, bagnata dalla testa ai piedi, che porta con sé un piccolo Pugnale.
Relazioni
Naderi sta sviluppando uno strano avvicinamento nei confronti di Urgathoa, dea dei Non Morti, poiché Naderi è convinta che l'amore possa sopravvivere anche dopo la morte, un pensiero che Urgathoa condivide. Anche Zyphus, dio delle morti accidentali e senza senso, ha iniziato a nutrire interesse verso di lei, tuttavia questo spera di farla diventare malvagia convincendola che la morte è in grado di strappare un amante all'altro in qualunque momento. Durante gli ultimi tre secoli, Shelyn ha tentato più volte, seppur senza successo, di riallacciare i rapporti con Naderi, ma la giovane dea sembra ormai lontana dalla sua portata. Shelyn vive la perdita della sua serva come uno dei suoi più grandi dolori. Molte furono le opere tragiche scritte e ispirate proprio alla loro relazione.
Servitori
I servitori divini di Naderi sono apparizioni di fantasmi che si palesano in coppia o in gruppi.
Chiesa di Naderi
Poiché viene per lo più adorata da giovani che si sentono intrappolati o perduti, Naderi non ha una vera e propria chiesa ufficiale. In genere, i suoi seguaci di più lunga data sono coloro che si sono provocati ferite fisiche o emotive a causa dei vari tentativi di suicidio. Questi indossano vesti dalle maniche molto lunghe e dal girocollo alto, che servono a nascondere le loro cicatrici e le loro bruciature in pubblico, tuttavia esibiscono questi segni con orgoglio se circondati da altri con la loro stessa fede. Qualche volta Naderi concede incantesimi agli inquisitori che tentano di punire coloro che tengono separati gli amanti (o che ne prevengono il suicidio). I suoi pochi templi si trovano solitamente presso quei luoghi nascosti dove s'incontrano i giovani amanti, come ad esempio edifici abbandonati, radure al chiaro di luna oppure romantiche e solitarie cime di colline. Sono luoghi sacri anche tutti quei posti dove chiunque possa trovare una morte facile e priva di sofferenza, come precipizi sull'oceano, ponti molto alti oppure fiumi con correnti particolarmente forti. Le tombe di coloro che si uccisero per amore sono considerate sacre dai seguaci di Naderi. I suoi sostenitori più benestanti indossano qualche volta un'oggetto sacro conosciuto come Ciondolo del riposo dell'eroe, che aiuta i portatori a mettere in atto una morte più semplice e veloce.
Testi Sacri
I testi sacri di Naderi glorificano l'amore e le tragedie romantiche. Tra quelli più conosciuti, si annoverano il poema epico Il giaciglio di Arden e Lysena, che narra la storia dei due giovani amanti il cui annegamento portò all'ascensione di Naderi, nonché la serie di opere I Sette Spasimi di Desiderio, un ciclo di tragedie collegate tra loro scritte da Rithallen, un drammaturgo Nirmathi che si ispirò alla propria storia d'amore con la nobildonna Morthuni conosciuta come il Giglio di Canorate.