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===Quinto Atto===
===Quinto Atto===
In quello che ora è considerato il suo quinto atto miracoloso, [[Iomedae]] sconfisse [[Erum-Hel]] nella [[Battaglia dei Tre Dolori]] (la stessa battaglia in cui [[Tar-Baphon]] restituì il corpo di [[Arazni]] ai [[Cavalieri di Ozem]]), costringendo il menomato [[Signore dei Mohrg]] a nascondersi nel profondità di [[Orv]].
In quello che ora è considerato il suo quinto atto miracoloso, [[Iomedae]] sconfisse [[Erum-Hel]] nella [[Battaglia dei Tre Dolori]] (la stessa battaglia in cui [[Tar-Baphon]] restituì il corpo di [[Arazni]] ai [[Cavalieri di Ozem]]), costringendo il menomato [[Signore dei Mohrg]] a nascondersi nel profondità di [[Orv]].
===Sesto Atto==
===Sesto Atto===
[[Iomedae]] rifaceva istantaneamente la sua [[Armi/Spada|Spada]] - magicamente distrutta dal “[[Tar-Baphon|Tiranno Sussurrante]]” - fondendola con una preghiera e un giuramento per porre fine al [[Allineamento|Male]] del re-[[Mago]] creando l'artefatto ''[[Lama del Cuore]]'' nel 3826 CA.
[[Iomedae]] rifaceva istantaneamente la sua [[Armi/Spada|Spada]] - magicamente distrutta dal “[[Tar-Baphon|Tiranno Sussurrante]]” - fondendola con una preghiera e un giuramento per porre fine al [[Allineamento|Male]] del re-[[Mago]] creando l'artefatto ''[[Lama del Cuore]]'' nel 3826 CA.
===Settimo Atto===
===Settimo Atto===

Versione delle 18:58, 10 lug 2019

Gli Atti di Iomedae furono undici miracoli compiuti dalla Dea Iomedae in tutto l'Avistan e Il Garund come dimostrazione della potenza di Aroden. Raccontati nel sacro testo della sua fede (chiamato anche semplicemente gli Atti tra i suoi fedeli), ciascuno dei leggendari episodi di eroismo della Dea mortale fornisce un esempio delle virtù di Iomedae. I dettagli delle storie variano tra le regioni, sebbene abbiano tutti gli stessi temi generali. La stessa Iomedae riconosce che le lezioni stesse sono importanti, non i particolari.

Gli Atti

Primo Atto

Iomedae prima uccise Nakorshor'mond, tagliando i corpi incoscienti del suo circolo dallo stomaco della bestia.

Secondo Atto

Nel suo secondo atto miracoloso, sconfisse una Congrega di Megere nella città di Elarg a Sargava, liberando la città dalla loro tirannia.

Terzo Atto

Dalla schiena di un Grifone volante, colei che sarebbe presto diventata una Divinità tagliò le ali di Segruchen il Gargoyle di Ferro dal suo corpo, facendo precipitare il cosiddetto “Re di Barrowood” sul terreno dove lo uccise nel cratere provocato dalla caduta prima che lui fosse riuscito a fuggire.

Quarto Atto

Invocando Arazni, l'allora Araldo di Aroden, Iomedae convinse un reggimento di Cavalieri mortalmente feriti nella Seconda Battaglia di Encarthan a mantenere la propria posizione contro un'orda di Spettri finché alla’alba i rinforzi arrivarono per salvarli.

Quinto Atto

In quello che ora è considerato il suo quinto atto miracoloso, Iomedae sconfisse Erum-Hel nella Battaglia dei Tre Dolori (la stessa battaglia in cui Tar-Baphon restituì il corpo di Arazni ai Cavalieri di Ozem), costringendo il menomato Signore dei Mohrg a nascondersi nel profondità di Orv.

Sesto Atto

Iomedae rifaceva istantaneamente la sua Spada - magicamente distrutta dal “Tiranno Sussurrante” - fondendola con una preghiera e un giuramento per porre fine al Male del re-Mago creando l'artefatto Lama del Cuore nel 3826 CA.

Settimo Atto

Il settimo atto era la chiamata della luce non offensiva ad Absalom, che viene commemorata nella settima chiesa. Mentre una terribile tempesta avvolgeva la città nell'oscurità, un branco di ghoul di mare attaccò la città. L'allora mortale Iomedae chiamò lo Starstone per illuminare la città; la cattedrale di Starstone brillava di fuoco blu, e le stelle brillavano raggi di luce che colpivano i demoni e permettevano a Iomedae e ai difensori della città di distruggerli. [6] L'ottavo atto Convincere la tomba notturna conosciuta come il Principe Nero per gettarsi sulla sua spada come punizione per il suo male è considerata l'Ottavo Atto di Iomedae. Questo suicidio virtuoso ha riscattato l'anima del cavaliere non-morto e gli ha permesso di essere giudicato nelle sale di Aroden. [2] Il nono atto Per liberare nove cavalieri retti dalla prigionia del vampiro-mago Basilov, Iomedae diede nove gocce del proprio sangue; quando Basilov tentò di riconquistarli, lei e i cavalieri lo uccisero. [2] Il decimo atto In assenza del suo legittimo signore, il patriarca senza vita della casa Narikopolus-Iomedae governò la città di Kantaria in Cheliax per un anno e un giorno, finendo nel 3831 AR, mentre il suo signore era scomparso. Questo regno portò prosperità alla città, nonostante i costanti attacchi di shapechanging orrori chiamati stalker senza volto controllati da maestri velati, che ha combattuto contro personalmente. [2] [5] L'undicesimo atto Nel suo undicesimo ed ultimo atto miracoloso prima di ascendere alla divinità, Iomedae gettò il suo mantello davanti a lei nella fossa della Pietra della Stella in Absalom; il comune panno di lana si raddrizzò e si espanse in una passerella solida attraverso il varco, permettendole di entrare nella Cattedrale e di fare il Test. [2]