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==Eone==
==Eone==

Versione attuale delle 13:23, 4 giu 2023

Sottotipo Eone

Gli eoni sono una razza di esterni neutrali che vagano fra i piani per mantenere l'equilibrio della realtà. Un eone possiede i seguenti tratti.

  • Immunità a freddo, Veleno e colpi critici.
  • Resistenza a elettricità 10 e fuoco 10.
  • Estensione del Tutto (Str): Attraverso la sua connessione con il multiverso, un eone ottiene accesso alla strana e astrusa conoscenza che filtra da tutto l'esistente. È conoscenza senza tempo, fatta di eventi del remoto passato, di quelli presenti e quelli ancora da venire. Gli eoni ottengono bonus pari a metà dei loro Dadi Vita a tutte le prove di Conoscenze. Lo stesso legame li lega agli altri eoni.
    Possono comunicare fra loro liberamente attraverso grandi distanze come se usassero la telepatia. Questa capacità funziona anche attraverso i piani, anche se con meno efficacia, dato che consente la trasmissione di impressioni vaghe e sentimenti, non dettagli specifici o immagini. A causa dei vasti e importanti compiti multiplanari degli eoni, i messaggi importanti di un singolo eone raramente generano azioni immediate o drammatiche.
  • Forma del Vuoto (Sop): Pur non essendo incorporei, gli eoni sono soltanto la forma semi-tangibile di qualcosa di più vasto. La forma di un eone concede bonus di deviazione pari a 1/4 dei suoi Dadi Vita (arrotondati per difetto).
  • Prefigurazione (Sop): Gli eoni comunicano senza parole, in modo quasi incomprensibile. Poiché poco importa loro dei bisogni e dei desideri delle altre creature, non hanno bisogno di dialogo. Al contrario, gli eoni esaminano i pensieri e le intenzioni degli altri esseri, rispondendo con proiezioni psichiche che emettono un singolo concetto in risposta ai pensieri delle altre creature. Questo breve lampo psichico è una combinazione di stimoli uditivi e visivi che mostrano come l'eone percepisce lo sviluppo degli eventi futuri. Ad esempio, un eone che desidera radere al suolo una città comunica il concetto ai non eoni inviando immagini vivide della città che crolla in polvere. La prefigurazione degli eoni funziona come una forma non verbale di telepatia. Gli eoni non possono leggere i pensieri delle creature immuni agli effetti di influenza mentale.

Eone

Al di là di passione, pietà e ragione, i custodi senza volto della realtà lavorano alacremente e silenziosamente per preservare l’esile equilibrio su cui si basa l’esistenza stessa. Queste tacite forze sono gli eoni, imperscrutabili plasmatori ed eliminatori del multiverso. Esistono al di là della comprensione dei mortali, spinti da scopi incomprensibili persino per i più antichi abitanti dei piani. Gli eoni creano l’ordine dal caos del Maelstrom, seminando nuova vita su pianeti sterili e fermando la furia di potenze divenute troppo sfrontate. Riducono intere nazioni in vapore, pianeti in polvere cosmica e spianano la strada alle calamità. I loro metodi passano in un istante da benevoli a devastanti, ma sempre senza alcun ardore, compassione o malizia. Ogni eone si sforza spassionatamente ma con determinazione verso lo stesso obiettivo: perseguire, attraverso il continuo cambiamento e riordinamento l’equilibrio multiplanare. Uniti in questo eterno e forse impossibile proposito, gli eoni personificano la mano di un metaforico ed onnipotente orologiaio, capace di spostarsi sui piani, eternamente impegnato a calibrare e sistemare gli innumerevoli ingranaggi della realtà, alla ricerca della perfezione ultima.

L’equilibrio che gli eoni cercano in ogni cosa comincia da loro stessi. Molti di essi personificano una dicotomia fondamentale tenuta in equilibrio. Dalle potenze di nascita e morte rappresentate negli akhana, alle filosofie di fato e libertà impersonificate dai theletos, le funzioni dell’esistenza prendono forma e volontà nelle loro manifestazioni viventi. Persino i paracleti minori uniscono diversi elementi della creazione nelle loro intricate orbite. Questa stabilità si spinge oltre le forme degli eoni, per ispirare e dirigere le loro menti, colmando ciascuno di un singolo scopo ed area di controllo. Pertanto, ogni eone è la personificazione del reame della realtà che cerca di equilibrare, tentando di imporre su ogni cosa un’armonia tanto perfetta quanto la sua forma fisica. Le forme dei vari tipi suggeriscono direttamente le loro capacità ed i loro obiettivi, ad esempio gli eoni Pleroma, che mostrano il potere di creare e di distruggere, ed usano queste inf luenze per alterare ciò che è cresciuto eccessivamente o che è divenuto sterile.

Sebbene gli eoni non siano creature maliziose, non hanno alcun interesse per i singoli individui, per le lotte e le emozioni fondamentali alle vite più comuni. La rovina di un’intera città o l’incendio di una vasta foresta hanno la stessa minima importanza nei confronti della loro manipolazione della simmetria. Allo stesso modo, creare una nuova vita o costruire delle difese contro impellenti calamità sono azioni che hanno per loro la medesima valenza. Per gli eoni ha importanza solo il conteggio finale e un territorio sovrappopolato da umanoidi ha necessità di essere ripulito dall’eccesso tanto quanto un territorio ricoperto da troppi funghi famelici. Così come le difese naturali del corpo non provano né pietà né malizia per i parassiti invasori, anche gli eoni non confondono i loro obiettivi con le emozioni. Tale imparzialità si estende anche alle interazioni tra gli stessi eoni. Privi di cultura, società e persino di ricordi diversi dalle immediate necessità del multiverso, essi non intessono relazioni e, in genere, non hanno personalità diverse da una franchezza da automa. Esiste un vago sistema di caste, nel quale gli eoni in grado di inf luenzare i grandi principi multiversali vengono riconosciuti come superiori dai loro fratelli minori. Questo sistema di caste però di rado si traduce nell’impartire ordini e pretendere obbedienza. Se le azioni di un eone superiore dovessero mettere in pericolo l’operato o persino le vite di molti eoni minori, procederebbe comunque senza esitazione. Solo nei casi di gravi pericoli esistenziali, gli eoni coopererebbero tra loro, spinti a far ciò dalla consapevolezza congiunta della loro razza e del multiverso stesso, ma anche in questo caso solo per un breve periodo.

Molti scambiano gli eoni per amici o alleati della natura e delle sue creature. Sebbene a volte possa essere vero, e si dimostra tale se la realtà intesa nella sua interezza viene considerata come un unico e vasto organismo, gli eoni non si curano più degli alberi della foresta che delle torri della civiltà. Ai loro occhi, tutta la vita è vita e tutta la morte è morte, da preservare o da spazzare via indipendente dalle sue arbitrarie forme.

In rari casi gli eoni si sono discostati dai voleri del multiverso. Questi eoni ribelli si sviluppano solitamente a causa dell’eccessiva interazione con le altre razze, vivendo oltre il tempo loro concesso, venendo esposti ad idee inusuali oppure obbligati a compiere gesti che non avrebbero mai contemplato in normali circostanze. Questi eoni solitamente assumono personalità estreme, favorendo un aspetto del loro essere a discapito dell’altro: un akhana può diventare tanto facilmente un artista della vita quanto un omicida di massa. I normali eoni considerano questi confratelli ribelli come un disturbo estremamente grave nell’equilibrio del multiverso e cercano di distruggere alacremente queste anomalie.

Monade: Condizione del Tutto

Tutti gli eoni sono legati tra loro in uno stato noto come “la condizione del tutto” o “monade”, un’unione suprema con tutti i membri della loro razza ed il multiverso stesso. Pertanto, gli eoni esistono come estensione del multiverso. In modo analogo a quello con cui le ossa, i muscoli ed i vari umori danno vita ad un mortale, essi esistono come parte di un essere superiore. Quando vengono distrutti, o dopo aver portato a termine i loro scopi, le loro energie semplicemente si disperdono e vengono riassorbite nella monade. Non muoiono, ma sono riciclati. Non possiedono chiari ricordi e sembrano esistere solo nel presente, giunti per ripristinare l’equilibrio. Le relazioni con i non eoni sono solitamente inesistenti, ed essi non provano alcun senso di affetto, di rimorso, di vendetta, o altre simili emozioni. Gli eoni affrontano ogni compito come azione fine a se stessa, indipendente da tutti gli altri compiti. Pertanto, un individuo che si è trovato ai ferri corti con un eone, potrebbe, durante il loro incontro successivo, avere il supporto totale ed incondizionato dello stesso.


Fonte: http://www.d20pfsrd.com/bestiary/monster-listings/outsiders/aeon