Alain
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(Persona)
Allineamento Legale Neutrale
Razza/Specie Umano (Taldano)
Classe Cavaliere (Ordine della Cockatrice)
Sesso Maschio
Patria Taldor
Divinità Abadar

Deferenza e rispetto sono i privilegi di una nobile nascita. Pochi lo sanno meglio di un uomo che si fa chiamare Alain, egli però allo stesso tempo sa molto bene che queste cose non sempre sono date liberamente, anche quando sono dovute. E in questi casi, è onere del nobile di stirpe correggere l'errore, e prendere con la forza ciò che è suo di diritto.

Alain nacque nel Taldor con il proverbiale cucchiaio d'argento in bocca, figlio di una ricca ma relativamente minore nobile casa. Da ragazzo mostrò notevoli affinità sia per le attività fisiche, soprattutto nell'inseguimento marziale, che per la conoscenza delle cose "in" e "out" dell'etichetta della corte e dei suoi intrighi. Entrambi i suoi tratti lo hanno reso molto popolare tra la nobiltà, soprattutto tra le giovani nobildonne della corte, alcune delle quali hanno meritato una "vacanza" di nove mesi in convento; la ricchezza di Alain e le sue naturali abilità gli hanno dato un'eccessivo senso d'importanza, che qualche volta lo porta all'interno di problemi che potrebbero mettere in difficoltà un uomo di più bassa estradizione. Con il tempo il padre di Alain realizzò che Alain era abbastanza vicino alla crescita, e completamente convinto della propria competenza in tutte le cose.

Alain pensa che se gli elfi gli volessero parlare, dovrebbero imparare il linguaggio umano, infatti ha interrotto i nobili studi come la letteratura e la linguistica, ma non può fare a meno dei racconti dei bardi che hanno come argomento le guerre e gli spargimenti di sangue, infatti spesso mantiene i menestrelli nelle sue taverne preferite facendoli cantare e suonare fino a tarda notte. Eccelle nella giostra e nel combattimento rituale tra nobili, ma ha dovuto attendere a lungo la prima esultanza in guerra, dove la supremazia sui suoi compagni non deve essere dichiarata o lodata, ma provata innegabilmente con il sangue sulla propria spada, che dev'essere rossa come gli artigli di un'aquila. Aveva la nobiltà della società. Ora vuole la nobiltà della natura.

Sfortunatamente per Alain, ogni scontro serio di armi si trova al di là dei confini delle estese aziende del padre e né suo padre, né i due fratelli maggiori mostrano il minimo desiderio di sostenere una faida di sangue con un'altra casa. Tutti e tre gli uomini hanno tentato di portare Alain al cavalierato, un indirizzo socialmente sano e appropriato per la sua sete di sangue, ma l'idea di servire per un certo periodo di tempo come scudiero - addirittura lasciare che qualcun altro gli dia degli ordini! - era impensabile per Alain. Infine, quando non riuscì più a sopportare, il giovane rampollo raccolse i fondi e gli effetti personali che poté caricare e si dichiarò un mercenario, partendo per la "poesia cremisi della mischia".

La vera guerra ha poco in comune con le ballate eroiche, e pochi che vedono la sua faccia nuda e cruda tornano indietro senza essere cambiati. Sicuramente ciò era vero per quanto riguardava Alain. Ma mentre un uomo impara la conoscenza attraverso la rovina, e finalmente comprende il prezzo della vita e la facilità senza senso con la quale viene presa, Alain imparò qualcos'altro. Nello scontro di lance e di nitriti di cavalli, l'uomo che era stato un inventato figlio di mercante, divenne una forza elementale di distruzione, aprendo passaggi nelle file degli uomini, che non erano suoi nemici, ma solo suoi avversari. Anche se è diventato ricco in proprio al di fuori delle pesanti borse che i suoi mecenati hanno riversato su di lui, ad Alain importava solo per quello che le ricompense rappresentavano: che qui era un uomo di cui il valore era stato comprovato nel ferro e nel fuoco.

Oggi Alain gira per il mondo dove più gli aggrada, facendosi assoldare quando le imprese lo soddisfano o intraprendendo proprie spedizioni quando non ha contratti in corso. Grazie alla sua abilità sul campo di battaglia, molti guerrieri sono spesso attratti dal combattere al suo fianco e con segreta sorpresa di Alain stesso, egli ha presto sviluppato talento per guidarli urlando comandi decisi e burberi. Questi compagni sono spesso più compagni d'arme che amici, anche se Alain fa un ottimo lavoro di gestione delle sue truppe e li spinge sempre a più grandi imprese, ma la lunga esperienza gli ha insegnato che i soldati vivono per poco tempo, e perciò egli getta qualche lacrima quand'è il momento di pagare il conto del macellaio.

Anche se gran parte della sua vita verte intorno al campo di battaglia, Alain mantiene le grazie sociali che lo hanno reso così popolare (per buone cose ma anche per cose cattive) nella corte dove è cresciuto. Se saluta un altro guerriero od un potenziale cliente, può presentarsi semplicemente come Alain, comportandosi con un calcolato distacco, progettato per aumentare le opinioni degli altri sulle sue abilità. Quando una donna attraente è interessata, smorza immediatamente i suoi modi bruschi e molte sono le nobildonne che sono cadute preda del "Ladro-Guerriero", modo in cui si fa chiamare Alain Germande, Terzo Figlio di Casa Germande, Portatore della Lancia Difensiva, e possessore di molti altri titoli onorifici che colpiscono la sua fantasia.

In realtà, sia mentre guida i soldati in una carica suicida che allo stesso modo mentre scalcia fuori dal letto alla mattina le cameriere, Alain si preoccupa poco delle persone intorno a lui. Più dei soldi, dell'amore o della lussuria, ad Alain interessa molto della sua reputazione, e si sforza in ogni incontro di aumentare la propria leggenda, non importa se come scellerato o santo. Forse l'unica creatura che apprezza veramente è il suo cavallo, Donahan.


Fonte: http://pathfinderwiki.com/wiki/Alain