| Khiben-Sald | |
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| (Persona) | |
| Razza/Specie | Umano (Vudrano) |
| Sesso | Maschio |
| Patria | Vudra |
La grande terra del Vudra fu unificata dal leggendario maragià Khiben-Sald, dal quale l'attuale maragià di Vudra si ritiene discendente.
Storia
Si crede che Khiben-Sald sia il diretto discendente (o un membro, l'esatta cronologia non è chiara) dei re che sconfissero Kothogaz, una delle Progenie di Rovagug che imperversava nel Vudra. È anche famoso per aver ucciso la principessa della giungla Chhaya nel suo palazzo.
Il Viaggio nel Mare Interno
Nel 563 CA Khiben-Sald e la sua corte viaggiante giunsero a Quantium, nel Nex, con una flotta di 101 navi. Questa fu la prima registrazione autenticata di Vudrani nel Mare Interno. L'arcimago Nex garantì al maragià il dominio sull'isola di Jalmeray, dove si fermò per dieci anni prima di ripartire per il Vudra.
Né l'arcimago né il maragià chiesero il permesso di insediarsi agli indigeni dell'isola. Invece, Khiben-Sald comprò il loro consenso con tesori magici, per evitare una ribellione armata. Alcuni di questi indigeni hanno deciso di fuggire verso la vicina isola di Kaina Katakka, non volendo diventare servi Vudrani. Questa decisione incuriosì il maragià, che permise loro di continuare a vivere in pace, considerando l'isola il suo santuario personale di esotici primitivi.
Durante il suo soggiorno, influenzò pesantemente la cultura delle genti dell'isola, costruendo innumerevoli templi dedicati a divinità Vudrane e richiamando creature elementali per aiutarlo a rendere il Jalmeray più simile alla sua patria originale.
Khiben-Sald è noto anche per aver visitato la città di Absalom durante il suo soggiorno, e fu lui che l'ha dichiarata essere il "Grande Gioiello del Mare Interno". La sua visita anche innescato una breve moda architettonica Vudrana; alcune delle tipiche cupole a goccia sono visibili ad Absalom ancora oggi.
Alla fine del suo decade di permanenza, si lasciò alle spalle una manciata di gloriosi monumenti (incluso il Puro Tempio del Maragià) e geni assoggettati.
| Jalmeray | |||||||||
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