Portale per la Stella Rossa

Lo strano Portale per la Stella Rossa è situato a nord del Lago Ocota nelle Distese Mwangi. Esso consiste in un anello di misteriose, ronzanti pietre rosse che pende in un cortile vuoto circondato da cattedrali ricoperte di vegetazione.

Il suo primo uso documentato fu quale sede di un culto nichilista chiamato Gola del Nulla. Successivamente, divenne la roccaforte del Re delle Formiche Mordenti: uno stregone che fu sconfitto molto tempo fa dai leggendari Dieci Guerrieri Magici, ma il Portale e le cattedrali rimasero intatti, per comando del Vecchio Mago Jatembe stesso. In effetti, alcune leggende affermano che Jatembe stesso uccise il re delle formiche mordaci e poi sigillò le rovine della Porta della Stella Rossa.

Quegli incantatori Mwangi che possiedono la capacità di attingere alle energie spirituali latenti delle rovine dei loro antenati affermano che il Portale della Stella Rossa è secondo per potenza solo alle Rovine di Kho.

Diverse tribù Zenj si rifugiano nella triade delle cattedrali semi-crollate che circondano il Portale poiché le loro strutture in rovina e fatiscenti costituiscono un riparo dalle insidie della giungla. Tuttavia, tali tribù non vanno mai troppo lontano all'interno del complesso per paura dell'artefatto all'interno. Un nucleo di potenti guardiani magici conosciuti come Iobane, guidati dal capo guardiano Mpondo, impediscono agli estranei di raggiungere il Portale della Stella Rossa, credendo di disonorare i loro antenati. Si considerano i successori spirituali dei Dieci Guerrieri Magici.

Storia

Millenni fa, mistici altamente intelligenti del pianeta Akiton noti come i Contemplativi di Ashok, ambientarono un potente artefatto nella giungla delle Distese Mwangi. Il manufatto, un anello fatto di pietra grezza trasmutata dal loro pianeta, manterrebbe un legame con Akiton attraverso le distanze cosmiche. Il Portale della Stella Rossa è sia un trasmettitore che un faro, consentendo ai Contemplati di condividere i pensieri di coloro che incontrano attraverso di essa e, si spera, condurre il popolo di Golarion sulla via dell'illuminazione. Quasi nessuno sa che l'anello è anche una porta interplanetaria, a lungo sigillata ma pronta a riaprirsi in qualsiasi momento, sia a causa delle sue stesse fluttuazioni irregolari, sia per la potente magia e la conoscenza acquisita dallo studio di esso.