Scettro di Alaznist

Questo scettro è composto da due pezzi di metallo a spirale, uno di ferro e l'altro di adamantio, intrecciati l'uno sull'altro come due serpenti. Ogni spirale termina con un pugno chiuso.
Aura: soverchiante (nessuna scuola)
Livello: 20°
Slot: nessuno
Peso: 4 kg

Descrizione

Nove volte al giorno, chi brandisce lo Scettro di Alaznist può potenziare, estendere o massimizzare un incantesimo che lancia come se stesse usando una Verga Metamagica di Potenziamento Superiore, una Verga Metamagica di Estensione Superiore o una Verga Metamagica di Massimizzazione Superiore, tranne per il fatto che può applicare simultaneamente due o tre di questi effetti metamagici allo stesso incantesimo, spendendo due o tre usi giornalieri dello scettro, rispettivamente. Ogni uso giornaliero speso mentre si lancia un incantesimo abbassa la CD dell'incantesimo di 2 (fino a una riduzione massima di 6); tuttavia, questa riduzione non si applica agli incantesimi di Invocazione. Lo scettro funziona anche come una Mazza Leggera in Adamantio +5. Quando colpisce una creatura, chi la brandisce può lanciare un singolo incantesimo a bersaglio di un livello fino al 3° sulla creatura, come se fosse un'arma Accumula Incantesimi, spendendo uno degli usi giornalieri dello scettro con un'Azione Veloce. L'incantesimo lanciato non può essere potenziato, esteso o massimizzato dallo Scettro di Alaznist, ma la CD non viene abbassata per aver speso un uso in tal modo.

Distruzione

Lo scettro si separa in due pezzi diversi di metallo non magici se un incantatore usa le sue proprietà metamagiche in tre round consecutivi per lanciare tre incantesimi di Guarigione di 9° livello e poi utilizza un lancio (ben articolato a parole) di Miracolo o Desiderio per distruggere l'artefatto.

Storia

Alaznist, la furiosa Signora delle Rune, non era particolarmente interessata alla creazione di oggetti e gli studiosi sospettano che siano stati il nascente Signore dei Demoni Yamasoth o i suoi sgherri a creare lo Scettro di Alaznist per conto suo, in modo da aumentare la sua padronanza della magia di invocazione. Alaznist utilizzò lo scettro in molti scontri violenti, comprese diverse guerre contro Karzoug, il Signore delle Rune dell'Avarizia e governatore di Shalast. Alaznist perse lo scettro quando il Cataclisma frantumò Bakrakhan, il suo regno. Lo scettro fin da allora è appartenuto a molti signori della guerra ed invocatori assetati di potere, ma molti di loro potrebbero non aver compreso la natura insidiosa dell'artefatto. Quest'ultimo, rinvigorito dall'ira peccaminosa di Alaznist, trasforma gradualmente chi lo brandisce in un guerrafondaio bramoso di sangue. Entro poche settimane dall'acquisizione dell'artefatto (o al massimo entro alcuni mesi, per un possessore particolarmente ben intenzionato o pacifico), chi lo brandisce inizia a sperimentare dei momenti di blackout e sbotti di rabbia incontrollabile, fino a quando non abbraccia completamente l'ira e la violenza e il suo allineamento diventa caotico malvagio. Al momento lo scettro si trova tra le scorte di te-soro del gran dragone Cinareid, che ha la sua tana nei Monti Kodar. Questo enorme drago di argento, che sempre più spesso cade preda di scoppi di rabbia e di furia sanguinaria, ha assassinato i suoi pochi alleati ma non si ricorda dei suoi episodi di ira e pertanto ritiene che qualche potente nemico lo stia lentamente accerchiando. Sempre più paranoico e violento, il drago d'argento potrebbe chiedere ai visitatori di risolvere questo mistero, solo per poi scatenarsi contro di loro in preda all'ira più cieca.


Fonte: Scepter of Alaznist