BorutaGS 9 PE: 6.400

Penetranti occhi gialli osservano dal teschio coperto di muschio di questo scheletro avvolto dall’edera. Al posto delle ossa crescono nodose radici e intrichi di liane pendono da un putrido torace come viscere sventrate.
Allineamento: N
Categoria: Vegetale Medio

Vegetale

Questo tipo include le creature vegetali. Le piante normali, come quelle che crescono nei giardini e nei campi, non possiedono un punteggio di Intelligenza, Saggezza o Carisma, e non sono creature, ma oggetti, pur essendo viventi. Un vegetale ha i seguenti privilegi.

Tratti

Un vegetale possiede i seguenti tratti (se non è indicato diversamente nella descrizione della creatura).

  • Visione Crepuscolare.
  • Immunità a tutti gli effetti di influenza mentale (allucinazioni, charme, compulsione, effetti di morale e trame).
  • Immunità a effetti di sonno, metamorfosi, paralisi, stordimento e veleno.
  • Competente solo nelle sue armi naturali.
  • Competente in nessun tipo di armatura.
  • I vegetali respirano e mangiano, ma non dormono.

Iniziativa: +6
Sensi: Visione Crepuscolare; Percezione +20

Difesa

CA: 23, contatto 13, impreparato 20 (+2 Destrezza, +10 Naturale, +1 Schivare)
PF: 105 (14d8+42)
Tiri Salvezza: Tempra +12, Riflessi +6, Volontà +7
Immunità: Elettricità, Tratti dei Vegetali
Capacità Difensive: Robustezza Elettrica

Attacco

Velocità: 9 m; Passare Senza Tracce
Mischia: 2 artigli +13 (1d4+3 più Semina Maledetta)
Capacità Magiche: LI 7°; Concentrazione +10

Statistiche

Caratteristiche: Forza 17, Destrezza 15, Costituzione 16, Intelligenza 13, Saggezza 17, Carisma 16
Bonus di Attacco Base: +10
BMC: +13
DMC:  26
Talenti: Incantare in Combattimento, Incantesimi Naturali, Iniziativa Migliorata, Mobilità, Riflessi in Combattimento, Schivare, Volontà di Ferro Migliorata
Abilità: Furtività +19, Percezione +20, Sopravvivenza +17
Linguaggi: Comune, Silvano
Qualità Speciali: Forma Selvatica, Parlare con gli Alberi

Capacità Speciali

Forma Selvatica (Sop)

Un boruta può assumere Forma Selvatica per tre volte al giorno come un Druido di 7° livello. In ogni forma che il boruta assume, il suo aspetto rimane vegetale, con fattezze lignee e foglie al posto di pelliccia o piume.

Parlare con gli Alberi (Str)

Un boruta ha la capacità di comunicare con i Vegetali come se fosse soggetto permanentemente a un incantesimo Parlare con i Vegetali, e la maggior parte dei vegetali lo accolgono con un atteggiamento amichevole o premuroso.

Robustezza Elettrica (Str)

I boruta non subiscono danni dall’elettricità. Un attacco di elettricità usato contro un boruta aumenta temporaneamente il suo punteggio di Costituzione di 1d4 punti. Il boruta perde questi punti temporanei al ritmo di 1 per ora.

Semina Maledetta (Sop)

Le creature che subiscono danni dagli artigli di un boruta devono superare un Tiro Salvezza su Tempra con CD 20 o centinaia di minuscoli semi vengono loro iniettati nel corpo. Questi semi crescono rapidamente; essi esplodono sotto la pelle della vittima al suo turno successivo, infliggendo 1d6 danni e Intralciandola mentre i rampicanti e le liane spuntano dalla sua carne e si radicano a terra. La vittima non può muoversi a meno che non superi una prova di Forza con CD 10 per strappare le piante dal terreno, ma così facendo subisce ulteriori 1d4 danni. Questo effetto dura per 10 minuti. Inaridire, Rimpicciolire Vegetali, Rimuovi Maledizione e incantesimi simili mettono fine immediatamente a questo effetto. La CD del tiro salvezza è basata su Costituzione.

Tratti dei Vegetali (Str)

I Vegetali sono immuni a tutti gli effetti di influenza mentale (charme, compulsioni, finzioni, trame ed effetti di morale), Paralisi, sonno, metamorfosi, Stordimento, e Veleno.

Ecologia

Ambiente:
Organizzazione:
Tesoro: Nessuno

Descrizione

Lontani parenti dei Cumuli Striscianti, i boruta sono potenti manipolatori della magia naturale che costruiscono le loro dimore negli acquitrini e nei terreni paludosi, dove il loro misterioso controllo sugli elementi naturali è molto più utile.

Sebbene nessuno sia certo della specifica parentela tra i boruta e i Cumuli Striscianti, il legame è evidente quando li si confronta, essendo le loro capacità e l’affinità con le paludi le similitudini più ovvie. I boruta, o “signori della palude”, come a volte sono chiamati, assomigliano a prima vista a scheletri umani coperti di muschio, con ossa di legno, ricoperte di rampicanti e vividi occhi gialli. Molto più intelligenti dei cumuli striscianti, vantano ampi territori, in particolare acquitrini, foreste, giungle o altre regioni di fitta vegetazione, e non tollerano alcuna ingerenza nel loro regno. Estremamente protettivi verso le forme di vita all’interno delle loro terre, specie vegetali e creature vegetali senzienti, i boruta si reputano come i vendicatori di chi non può difendersi, e contraccambiano con la loro forza distruttiva e impietosa gli invasori. Nei rari casi in cui trattano pacificamente con creature non Vegetali, i boruta coprono le loro forme spaventose con spessi veli d’erba o mucchi di torba.

Di solito i boruta sono alti 2,10 metri e pesano poco più di 90 kg.

Ecologia

Affiorando dalle scure acque di pantani e acquitrini, i boruta sono nati dalle paludi e dalle caverne boscose in baccelli isolati. Racchiuso in uno spesso guscio di canne ed erbe di palude, un boruta cresce all’interno del proprio guscio finché raggiunge la maturità, circa 2 anni dopo l’apparizione del baccello. Dopo aver raggiunto questo stadio di maturità, un signore di palude emerge dal suo guscio protettivo completamente formato e cresciuto.

Sebbene spaventosi subito dopo l’emersione, i boruta neonati sono incredibilmente vulnerabili mentre si sviluppano nei loro bozzoli. Se il guscio del baccello viene rotto prima che lo sviluppo sia completato, il boruta all’interno smette di crescere, di solito semplicemente avvizzendo. Pochi possono affermare da dove provengano i boruta, sebbene alcuni ritengano che li abbiano prodotti le terre naturali minacciate dalla distruzione o con forti legami al Primo Mondo.

Il corpo coperto di vite di un boruta di solito assume una tonalità verdastra, anche se questi colori mutano con il naturale susseguirsi delle stagioni o altrimenti per fondersi con il fogliame della regione. Invecchiando, le foglie di un boruta continuano a scurirsi, e la maggior parte degli antichi signori di palude possiede un fogliame nero quanto le scure acque dalle quali emerge. Quanto possa sopravvivere un boruta, nessuno lo sa, dato che le solitarie creature a volte svaniscono nella loro feconda dimora e non si vedono più per decadi. Alcuni suggeriscono siano immortali, o per lo meno vivano a lungo quanto gli alberi più vecchi, purché il territorio da loro custodito rimanga florido.

Habitat e Società

I boruta tengono in considerazione vegetali e animali così come gli umani di solito considerano i membri della loro specie o altre creature senzienti. Essendo vegetali senzienti, i boruta condividono la parentela con i più vecchi alberi e con i più sottili fili d’erba dei loro territori, vedendoli tutti come membri della loro estesa famiglia e vegliando su di essi. Il loro modo di pensare e le loro filosofie differiscono moltissimo da quelle degli umanoidi, essendo molto più radicalmente legate al ciclo delle stagioni e ai misteriosi ritmi della terra. I boruta comprendono che la natura è raramente calma o pacifica, e che il semplice atto di muoversi può spesso essere dirompente o distruttivo per altri organismi, tuttavia fanno ciò che possono per trattenere le forze esterne alla natura dal disturbare o distruggere gli ambienti delle loro dimore.

Se lasciati in pace, si prendono cura di piante e animali vulnerabili, sono in comunione con la vegetazione più antica e con le creature naturali dei loro territori, e favoriscono la nuova crescita. Se le loro dimore dovessero essere violate, però, dalle asce di umanoidi intraprendenti o dai saccheggi di mostri violenti, i boruta fanno tutto ciò che possono per impedire danni futuri. A volte ciò può sfociare nell’uccisione di un intruso pericoloso, ma in casi più estremi la loro vendetta può lanciare un’estesa campagna di violenza naturale contro un’intera comunità. I boruta cercano di non colpire gli innocenti, ma se reputano alcune creature in avvicinamento fondamentalmente distruttive, o sono costretti a scegliere tra la vita degli invasori e quella delle loro piante, essi si schiereranno sempre dalla parte della natura. Simili decisioni mettono in discordia i boruta con le comunità di umanoidi in espansione, fomentando storie di violenti mostri della palude o spiriti malvagi della foresta, sebbene raramente simili storie prendano in considerazione il punto di vista delle piante. I boruta sono abbastanza intelligenti perché si possa ragionare con loro, ma sono irremovibili nella difesa delle loro terre e non ne accetteranno più la perdita parziale né tollereranno la minima contaminazione delle loro dimore tanto che una comunità potrebbe accettare la morte di una piccola parte della sua popolazione.

Di rado i boruta incontrano altri della loro specie, essendo nati soli e non avendo mai abbandonato i loro territori per scelta personale.

Di solito essi sono in conflitto con gli Umanoidi, e anche gli Elfi, più sensibili alla natura, spesso li trovano sgradevoli o alieni tanto da evitarli. I Druidi al corrente della presenza di un boruta in una regione di solito deviano dal proprio percorso per placarlo e per fare da paciere tra il signore della palude e le comunità di altri umanoidi; spesso consigliano a chi vorrebbe attraversare le terre della superba creatura di non farlo. Malgrado i loro interessi simili nel proteggere la natura, i Treant non condividono quasi mai i territori con i boruta, preferendo decisamente le foreste mentre i boruta prediligono le terre più cupe e la bassa vegetazione. Se si trovano a condividere il territorio, possono cooperare brevemente per la sua difesa, anche se i treant di solito disapprovano le tattiche dei boruta, che considerano miopi e provocatorie. Anche i Folletti hanno diverse opinioni sui boruta: quelli buoni li evitano, mentre quelli neutrali li rispettano. Inoltre i boruta condividono una speciale alleanza con i Cumuli Striscianti, trattando le piante selvatiche come cugini primitivi, spesso radunando e guidando comunità tribali di cumuli e cooperando con essi per scacciare coloro che minacciano le loro terre.


Fonte: Boruta