Lince UbashkiGS 6 PE: 2.400

Questa creature simili a linci rinsecchiti avvolti da bende hanno l'aria davvero molto antica.
Allineamento: NM
Categoria: Non Morto Grande

Non Morto

I Non Morti sono creature un tempo viventi animate da forze spirituali o soprannaturali. Una creatura Non Morta ha i seguenti privilegi:

Tratti

Un Non Morto possiede i seguenti tratti (se non è indicato diversamente nella descrizione della creatura).

Iniziativa: +7
Sensi: Scurovisione 18 m; Percezione +6

Difesa

CA: 17, contatto 12, impreparato 14 (+3 Destrezza, +5 Naturale, -1 Taglia)
PF: 60 ciascuna (8d8+24)
Tiri Salvezza: Tempra +4, Riflessi +7, Volontà +7
Immunità: Tratti dei Non Morti
Debolezze: Vulnerabilità al Fuoco

Attacco

Velocità: 9 m
Mischia: morso +11 (2d6+5 più Putrefazione dell'Ubashki), 2 artigli +10 (1d8+5)
Attacchi Speciali: Sperone (2 artigli +10, 1d8+5), Ululato Stridulo
Spazio: 3 m
Portata: 3 m

Statistiche

Caratteristiche: Forza 21, Destrezza 17, Costituzione -, Intelligenza 2, Saggezza 12, Carisma 15
Bonus di Attacco Base: +6
BMC: +12
DMC: 25 (29 contro Sbilanciare)
Talenti: Arma Focalizzata (morso), Iniziativa Migliorata, Riflessi Fulminei, Robustezza
Abilità: Acrobazia +9, Furtività +8, Percezione +6, Scalare +10
Modificatori Razziali: +4 Acrobazia, +4 Furtività

Capacità Speciali

Putrefazione dell'Ubashki (Sop)

Malattia e maledizione—morso; TS Tempra CD 16; insorgenza' 1 ora; frequenza 1/ giorno; effetto 1d6 danni a Forza e 1d6 danni a Saggezza; cura -.

La putrefazione dell'ubashki è sia una Malattia che una Maledizione e può essere curata solo se prima viene rimossa la maledizione, di modo che la malattia possa essere curata magicamente. Anche dopo che la componente di maledizione della putrefazione dell'ubashki è stata rimossa, una creatura affetta non può guarire naturalmente con il passare del tempo. Chiunque lanci un incantesimo di evocazione (guarigione) sulla creatura affetta deve superare una prova di Livello dell'Incantatore con CD 20, altrimenti l'incantesimo è sprecato e la guarigione non ha effetto. La CD del Tiro Salvezza è basata su Carisma.

Sperone (Str)

Una creatura con questo attacco speciale ottiene attacchi naturali extra in determinate condizioni, di solito quando entra in lotta con un avversario. Oltre alle opzioni accessibili a chiunque sia in lotta, un mostro con la capacità sperone ottiene due attacchi addizionali con gli artigli che può utilizzare contro un avversario in lotta. Il bonus e il danno dell’attacco sono inclusi nella descrizione del mostro. Un mostro con la capacità sperone deve cominciare il turno In Lotta per utilizzare gli speroni: non può cominciare una lotta e colpire con gli speroni nello stesso turno.

Tratti dei Non Morti (Str)

I Non Morti sono immuni a Malattie, effetti di influenza mentale (charme, compulsioni, finzioni, trame ed effetti di morale), effetti di morte, Paralisi, sonno, Stordimento, Veleno e qualsiasi effetto che richieda un TS su Tempra (a meno che l'effetto si applichi anche agli oggetti o non sia innocuo). I Non Morti non subiscono risucchi di caratteristica, Risucchi di Energia o Danni Non Letali. I non morti sono immuni ai danni alle caratteristiche fisiche (Forza, Destrezza, Costituzione), oltre che all'Affaticamento e all'Esaurimento. I Non Morti non rischiano la morte per danno massiccio.

Ululato Stridulo (Sop)

Quando una lince ubashki emette un ululato, tutte le creature tranne altri Non Morti entro una propagazione di 90 metri devono superare un Tiro Salvezza su Volontà con CD 16 o diventano Spaventate per 1d4 round. Questo è un effetto sonoro di influenza mentale. A prescindere dal superamento del tiro salvezza, una creatura influenzata è immune all'ululato stridulo della stessa lince ubashki per 24 ore. La CD del tiro salvezza è basata su Carisma.

Ecologia

Ambiente: Deserti caldi o temperati
Organizzazione: Solitario o coppia
Tesoro: Nessuno

Descrizione

Gli ubashki erano apprezzati in quanto sentinelle furtive, agili e straordinariamente percettive, il che li rendeva spie efficaci e guardiani vigili per le tombe dei re-dèi Osiriani. Gli imperatori spesso riempivano le loro cripte con i corpi di felini strangolati e mutilati prima di esservi sepolti, nella convinzione che la sofferenza di un felino nella vita si traducesse in forza nella non morte. Che queste teorie siano vere o meno è oggetto di discussione, ma le creature feline risorte dalla morte con i loro padroni erano effettivamente bestie da non sottovalutare, e un branco consistente di questi esseri mummificati potrebbe benissimo significare la fine per degli aspiranti tombaroli. Variando dai piccoli gatti domestici ai leoni di montagna che vagano per il deserto, il felino inumato con un faraone defunto differisce nel tipo a seconda delle predilezioni del suo padrone, ma tutti erano noti per essere molto più potente rispetto a quando erano vivi.


Fonte: Ubashki Lynx